SCHIZZO PRESENTA: "Il Processo" di Valeria Corradi

Per la collana SCHIZZO PRESENTA: Storie dai Giorni Futuri
Norio Suzuki incontrò il luogotenente Hiroo Onoda nel febbraio del 1972, nascosto nella giungla dell’isola di Lubang, nelle Filippine. Onoda era, a tutti gli effetti, un fantasma: il governo giapponese lo aveva dichiarato morto già nel 1959, e lo stesso Suzuki lo aveva descritto come raro e leggendario quanto l’abominevole uomo delle nevi.
Per quasi trent’anni, Onoda aveva vissuto nascosto nella giungla, continuando a combattere una guerra che il suo Paese aveva già perso. I volantini lasciati cadere dagli aerei, le lettere scritte dai familiari, persino gli emissari inviati a convincerlo erano diventati, ai suoi occhi, parte di un inganno nemico. Così, abitanti del luogo e sconosciuti si trasformavano in spie, e ogni tentativo di contatto veniva respinto con diffidenza e ostilità.
Questa storia, che a volte ho sentito raccontare velocemente come uno di quegli eventi storici mistici ed inspiegabili, mi ha da sempre colpito, e informarmi sulla vicenda non ha fatto altro che aumentare questa mia curiosità. Penso sia una curiosità figlia di una consapevolezza interiore, una auto-analisi della mia paura del futuro.
Ma in fondo, non è forse questa paura universale? Quanto siamo pronti ad abbandonare ciò che conosciamo? Forse l’unico modo di affrontare il futuro è deporre le armi contro i fantasmi che ci trattengono indietro.
L’autrice Valeria Corradi

