
Nato a Cordoba nel 1941, Horacio Altuna muove i primi passi già negli anni Sessanta, sulle pagine di Super Volador, dove illustra le avventure di Titan, un Superman apocrifo, abilmente mascherato dall’editore-direttore José Alegre per sfuggire al copyright della DC Comics. Di lì, le sue collaborazioni si estendono su varie testate – D’Artagnan, El Tony, Misterix, per non ricordarne che poche – dove, nel clima effervescente che caratterizza le nuvole parlanti di quegli anni (al di là come al di qua dell’Atlantico), si fa le ossa e perfeziona un poco alla volta il proprio stile. Incrociando la strada di sceneggiatori leggendari quali Héctor G. Oesterheld e Robin Wood, approda al sodalizio con Carlos Trillo da cui nasce prima di tutto El Loco Chávez, personaggio destinato a entrare nella Storia del fumetto. È il trampolino che lo porterà rapidamente ad affermarsi tra i protagonisti dell’historieta: Le scappatelle del signor Lopez (ovvero “Uscita di sicurezza”), le indagini umoristico-poliziesche di Shitychesky, ma anche le visioni fanta-distopiche di Chances, Time Out o L’ultima gioventù, sono solo alcune delle opere che ha inanellato da allora. Lavori da cui emerge il profilo di un narratore dai molteplici talenti, capace di muoversi dagli spazi della più minuta quotidianità agli scenari di un futuro minaccioso, tra le figure dell’immaginario intimo e familiare – ma non mancheranno neppure incursioni nel regno dell’erotismo (anche sulle pagine di Playboy) – e le strade di metropoli violente e crepuscolari, come quella raccontata da Hot L.A.. Disegnatore dal tratto raffinatissimo e dall’acuta sensibilità psicologica, Altuna – che dal 1982 vive a Sitges, in Spagna – ha confessato di aver amato in gioventù le storie di un Ranger giunto in Argentina con il nome di Colt Miller... Da quei tempi, il suo interesse per il Western si era un poco affievolito, ma, a quanto pare, la fiamma non si è mai spenta del tutto!
Horacio Altuna sarà presente allo stand Bonelli per i suoi firmacopie dal 29 ottobre al 2 novembre.